Per evitare che i blackout improvvisi e gli sbalzi di tensione danneggino le apparecchiature elettroniche, è necessario proteggerli con i gruppi di continuità.

Cosa sono i gruppi di continuità?

Il gruppo di continuità o UPS (Uninterruptible Power Supply) è un dispositivo che alimenta per un periodo di tempo gli apparecchi collegati. Inoltre, mantiene stabile la sorgente di alimentazione anche in caso di sbalzi di tensione.

Questo significa una maggiore durata degli apparecchi.

Come funziona un gruppo di continuità?

Nella maggior parte di quelli presenti nel mercato, accumula l’energia elettrica dentro delle batterie ricaricabili.

Quando non arriva l’alimentazione, l’UPS si attiva e fornisce energia elettrica accumulata nelle batterie fino al suo esaurimento.

I gruppi di continuità devono essere alimentati con corrente alternata (AC) mentre le batterie all’interno tramite la corrente continua (CC).

Gli UPS a batteria sono dotati di inverter con lo scopo di:

  • convertire la corrente alternata in entrata in corrente continua per alimentare le batterie

  • convertire la corrente continua prodotta dalle batterie in corrente alternata per offrire un’alimentazione stabile ai dispositivi.

Quanti tipi di UPS esistono?

In base al tipo di alimentazione fornita si possono distinguere in:

  • UPS online: è un gruppo di continuità che svolge un’attività continua di filtraggio, immagazzinamento e reindirizzamento del flusso di corrente elettrica 

  • UPS offline o standby: è gruppo di continuità che resta in attivo fino a quando non ci sia bisogno del suo intervento. Nell’istante in cui avverte un’anomalia, attiva la propria batteria interna per fornire corrente alternata ai dispositivi connessi, con un ingresso di corrente che si attesta sui 5 millisecondi.

  • UPS ibrido: è un gruppo di continuità che può funzionare sia come un UPS online, sia come un UPS offline ed è in grado di attivare la modalità di funzionamento più appropriata quando è necessaria.

Quanto dura un gruppo di continuità?

Una caratteristica fondamentale è l’autonomia garantita dell’alimentazione ai dispositivi collegati ad esso.

L’UPS essendo progettato per fornire energia elettrica in situazioni di emergenza, un gruppo di continuità può avere un’autonomia di 10 minuti. Quello che dovrebbe essere il tempo sufficiente a mettere in sicurezza quei dispositivi che potrebbero essere danneggiati da un’improvvisa interruzione di corrente, come ad esempio il PC, che può subire danni alla scheda madre o essere soggetto a perdite di dati. Alcuni modelli possono arrivare ad un’autonomia di 30 minuti, ed è solito installarlo nei sistemi di videosorveglianza in modo da funzionare anche in caso di blackout.

Quanto consuma un gruppo di continuità?

Per stabilire il consumo del gruppo di continuità si deve tenere conto:

  • della tipologia di UPS installato;

  • del consumo dei dispositivi ad esso collegati.

Quando si esegue un calcolo dei consumi dei dispositivi, si ottiene una sovrastima, in quanto i valori indicati in etichetta riportano sempre il consumo massimo.

Ciò significa che l’energia elettrica consumata dall’UPS sarà inferiore rispetto a quanto previsto.

Come si sceglie un gruppo di continuità?

Quando si sceglie un gruppo di continuità è importante considerare le caratteristiche del dispositivo. Ecco cosa considerare quando si sceglie un gruppo di continuità:

  • tipologia del gruppo di continuità

  • quantità di dispositivi da collegare

  • consumi e autonomia

Come installare un UPS

Collegare un gruppo di continuità è molto semplice:

  1. lo si deve alimentare collegandolo a una normale presa di corrente

  2. è consigliabile metterlo sotto carica per almeno 24 ore prima di collegare i propri apparecchi elettronici

  3. basterà collegare i propri dispositivi alle varie porte affinché vengano alimentati direttamente dall’UPS.

Per scoprire i nostri gruppi di continuità, esplora la categoria dei gruppi di continuità

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